Ovviamente, al momento della sua presentazione questa vettura si chiamava semplicemente Marinella, ma viene attualmente definita come "Marinella I" per distinguerla dalla famosa "Marinella II", che vede la luce sempre nel 1948 e appare ritratta in numerose fotografie dell'epoca guidata dallo stesso Giusti.
Questa vettura risulta essere dotata di un telaio tubolare caratterizzato da longheroni in tubi tondi di grande diametro, simile ai Gilco tipo "750", ma caratterizzato da efficaci sospensioni anteriori a quadrilatero deformabile a triangoli sovrapposti e molle elicoidali, soluzione allora peculiari delle vetture da competizione. Peculiari della Marinella, sia in questa prima versione che nella successiva evoluzione, sono i bracci delle sospensioni dotati di una serie di fori tondi di alleggerimento, chiaramente visibili in tutte le fotografie dell'epoca.
In numerose fotografie dell'epoca Giorgio Giusti appare su una vettura riportante in bella vista, sul fianco sinistro, la scritta in corsivo "Marinella II".
In mancanza di documenti dell'epoca che descrivano le caratterstiche di questa seconda versione, e di differenze estetichi visibili rispetto alla prima, le ipotesi più accreditate riferiscono questa distinzione alla presenza di modifiche sostanziali nella parte telaistica.
Fermo restando, infatti, che la versione del motore risulta essere la stessa per tutta la stagione 1948, si ritiene che la "Marinella II" differisca dalla prima per l'adozione del famoso telaio di tipo "isorigid" che diverrà uno dei segni distintivi della "Daniela" dell'anno seguente; sono infatti presenti diversi documenti che attestano la presenza di questo telaio a traliccio già nella Marinella.
Nella costante evoluzione delle vetture da corsa, infatti, non è raro assistere alla trasformazione delle vetture nel pieno svolgersi di una stagione agostica.
La presenza di una fotografia raffigurante una Marinella con la presa d'aria tondeggiante caratteristica della Daniela sembrerebbe avvalorare l'ipotesi che una delle due Marinella del 1948 (e probabilmente la seconda versione con telaio Isorigid) sia stata poi trasformata in Daniela per la stagione 1948.